Lunedì di Pasqua ho avuto il piacere di trascorrere l'intera giornata a Pietransieri, frazione di Roccaraso (AQ). Arrivarci in macchina è stato faticoso a causa della mia famosissima pressione bassa ma ne è valsa l'impresa. Pietransieri è a 1.359 m.s.l.m. e la vista che si gode da lassù è unica nel suo genere!
Siamo partiti (io e la mia dolce metà) con calma in tarda mattinata facendo la strada Fara S. Martino/Palena. Arrivati alle 11.30 ci siamo fermati a respirare a pieni polmori quell'aria sana e pura che solo le zone di montagna vantano. Preso lo zaino, sono andata subito verso il tempio del ricordo e sono rimasta senza parole in senso negativo. Siamo abituati a studiare e ad ascoltare storie in tv sulla follia nazista ma, quello che ho visto in quel tempio mi ha segnata profondamente. Le lapidi conservate, sono per la maggior parte di neonati, bambini dagli 1 ai 16 anni e giovani al di sotto dei 30 anni. Una cosa allucinante.
Tornando momentaneamente in mè, vi posto le foto della mia passeggiata.
Questa pietra intagliata si trova ai piedi delle scale che portano al tempio del ricordo. Dietro vedrete la recinsione che racchiude lapidi enormi con i nomi delle vittime innocenti.
Nel 1943 i nazisti uccisero ben 128 innocenti. Questo triste pezzo di storia viene ricordato come L'Eccidio dei Limmari in quanto avvenuto proprio nel bosco dei Limmari. In questa zona passava la cosiddetta Linea Gustav la quale divideva in due la penisola italiana: a nord vi erano i tedeschi ed a sud gli Alleati. Nel bosco dei Limmari, i tedeschi trovarono riparo dall'avanzata alleata ed uccisero senza motivo 60 donne, 34 bambini al di sotto dei 10 anni, e molti anziani.
Hitler ordinò alle forze tedesche dispiegate in Italia centrale di mantenere le proprie posizioni fino alla primavera del 1945, sottolineando la sua volontà di eliminare tutti coloro che proteggessero le formazioni partigiane operanti. Venne affisso un manifesto nelle località di Roccaraso secondo cui "Tutti coloro che si troveranno ancora in paese o sulle montagne circostanti saranno considerati ribelli e ad essi sarà riservato il trattamento stabilito dalle leggi di guerra dell’esercito germanico".
La rappresaglia dei tedeschi, si accanì prima contro il bestiame razziato, mitragliato e abbandonato nei boschi circostanti poi rastrellando gli abitanti inermi che si trovavano fra i casali dei Limmari trucidandoli. I cadaveri restarono a lungo abbandonati nella boscaglia, nelle radure, fra le rovine dei casali, sepolti dalla neve sino all'estate del 1944. Scampata alla strage una sola superstite, Virginia, una bambina di sei anni protetta dalle vesti della madre.
Qui di seguito vedrete ciò che mi ha più devastato in assoluto. Entrando nel tempio, ecco cosa vi salterà immediatamente agli occhi
Andiamo per ordine.
Prima di partire, mi sono
informata circa la strada da percorrere e la meta in sè. Ho letto
dell'eccidio di Pietransieri del 1943 e della realizzazione di un film
intitolato "Il Sangue dei Limmari" del 2009 nel quale parteciparono anche gli abitanti di Pietransieri.Siamo partiti (io e la mia dolce metà) con calma in tarda mattinata facendo la strada Fara S. Martino/Palena. Arrivati alle 11.30 ci siamo fermati a respirare a pieni polmori quell'aria sana e pura che solo le zone di montagna vantano. Preso lo zaino, sono andata subito verso il tempio del ricordo e sono rimasta senza parole in senso negativo. Siamo abituati a studiare e ad ascoltare storie in tv sulla follia nazista ma, quello che ho visto in quel tempio mi ha segnata profondamente. Le lapidi conservate, sono per la maggior parte di neonati, bambini dagli 1 ai 16 anni e giovani al di sotto dei 30 anni. Una cosa allucinante.
Tornando momentaneamente in mè, vi posto le foto della mia passeggiata.
Questa pietra intagliata si trova ai piedi delle scale che portano al tempio del ricordo. Dietro vedrete la recinsione che racchiude lapidi enormi con i nomi delle vittime innocenti.
Nel 1943 i nazisti uccisero ben 128 innocenti. Questo triste pezzo di storia viene ricordato come L'Eccidio dei Limmari in quanto avvenuto proprio nel bosco dei Limmari. In questa zona passava la cosiddetta Linea Gustav la quale divideva in due la penisola italiana: a nord vi erano i tedeschi ed a sud gli Alleati. Nel bosco dei Limmari, i tedeschi trovarono riparo dall'avanzata alleata ed uccisero senza motivo 60 donne, 34 bambini al di sotto dei 10 anni, e molti anziani.
Hitler ordinò alle forze tedesche dispiegate in Italia centrale di mantenere le proprie posizioni fino alla primavera del 1945, sottolineando la sua volontà di eliminare tutti coloro che proteggessero le formazioni partigiane operanti. Venne affisso un manifesto nelle località di Roccaraso secondo cui "Tutti coloro che si troveranno ancora in paese o sulle montagne circostanti saranno considerati ribelli e ad essi sarà riservato il trattamento stabilito dalle leggi di guerra dell’esercito germanico".
La rappresaglia dei tedeschi, si accanì prima contro il bestiame razziato, mitragliato e abbandonato nei boschi circostanti poi rastrellando gli abitanti inermi che si trovavano fra i casali dei Limmari trucidandoli. I cadaveri restarono a lungo abbandonati nella boscaglia, nelle radure, fra le rovine dei casali, sepolti dalla neve sino all'estate del 1944. Scampata alla strage una sola superstite, Virginia, una bambina di sei anni protetta dalle vesti della madre.
Qui di seguito vedrete ciò che mi ha più devastato in assoluto. Entrando nel tempio, ecco cosa vi salterà immediatamente agli occhi
Premetto che abbiamo oggi la libertà di dire cosa ci piace e cosa non ci piace. Di esprimere pareri diversi, a volte imponendo il nostro pensiero. A quei tempi non era di certo così. Esco un pò dai miei soliti canoni di imparzialità ma, dopo la lista di vittime innocenti (soprattutto neonati e bambini), dire e pensare che il nazismo non sia mai accaduto, la trovo una cosa talmente folle quanto assurda!
Il cancello di ingresso al bosco chiuso |
Tornando verso la piccola piazza ho incontrato questi particolari molto caratteristici che vorrei farvi vedere (anche le mura del vecchio castello)
Vi lascio le foto dello splendido panorama che si gode da Pietransieri e vi saluto. Se avete una Domenica libera, vi consiglio vivamente di trascorrerla a Pietransieri: ne vale la pena!
Al prossimo viaggio!
P.S. Arrivarci in moto sarebbe ancor più emozionante
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