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Modesto Della Porta - Poeta dialettale

Apro questa raccolta di personaggi illustri abruzzesi con colui che ho imparato ad amare sin da piccola grazie alle sue bellissime poesie. Sto parlando di Modesto Della Porta.

Alle medie (ormai anni ed anni fa!) avevamo 1 ora a settimana in cui studiavamo "Storia d'Abruzzo" ed il professore non dimenticava certo la letteratura abruzzese con i suoi canti, poesie e proverbi particolari. Ricordo che iniziammo proprio dal celebre Modesto Della Porta e il professore esordì dicendo: "A 5 minuti da qui, un poeta straordinario ci ha lasciato un'eredità letterale magnifica che non deve andar perduta. Le sue poesie sono piene di riflessioni ed amore per la terra. Modesto Della Porta. Quando lo sentirete o lo nominerete, siatene orgoliosi."

Nacque nel lontano 21 Marzo 1885 a Guardiagrele, provincia di Chieti dai genitori Donato e Maria Vitacolonna. Frequentò la scuole elementare e parzialmente la scuola media. Imparò il mestiere di sarto e lo esercitò non solo nel suo paese natale, ma anche a Roma. Proprio nella capitale, creò una rinomata sartoria dirigendo un piccolo gruppo di artigiani. In ogni caso amava comporre poesie e non si sottraeva di certo nel recitarle agli amici. Le sue opere vennero pubblicate la priva volta nel 1933 dall'editore lancianese Gino Carabba con il titolo Ta-pu, la sua poesia più celebre. Il poeta non si sposò e morì giovanissimo nella sua Guardiagrele il  23 luglio 1938, a 53 anni. 

La sua cultura nasce e deriva dalla conoscenza dei proverbi e delle tradizioni abruzzesi. Non potendosi considerare propriamente un letterato, in passato, nonostante il grande successo riscosso dalle sue poesie e la conseguente notorietà, non fu mai molto apprezzato dai critici letterari. Solo di recente si è iniziato ad apprezzarne l' espressività e a dargli il merito di far conoscere la vita delle genti abruzzesi di un tempo: una vita povera, umile e fatta di immani sacrifici. (Fonte Wikipedia)
POESIE

Con le sue opere, Modesto Della Porta rappresenta in chiave umoristica la realtà del suo tempo, in maniera molto spesso cruda, con la semplicità e la genuinità di un uomo del popolo, che evita ragionamenti e spiegazioni filosofiche. Egli riesce a far riflettere sul dolore umano, ma lo fa sempre servendosi del riso.

"Ta-pù" è un lavoro composto nel 1920, che dà il titolo alla raccolta di poesie pubblicate dall'editore Carabba. Nell'opera Modesto Della Porta rappresenta un calzolaio, suonatore del trombone d'accompagnamento, strumento musicale presente nelle bande, il cui unico suono è, appunto,"Ta-pù":
Serenate a Mamma
O Ma', se quacche notte mi ve ‘nmente,
ti vujje fa' na bella 'mpruvisate
t'aja minì a purtà na serenate
'nche stu trombone d' accumpagnamente.

Né ride, Ma’, le sacce:
lu strumente è ruzze e chi le sone nen te fiate,
ma zitte, ca se cojje lu mumente,
capace ca l’accucchie na sunate.

Quande lu vicinate s'arisbejje,
sentenneme suna', forse pu' dire:
“vijat’a jsse coma sta cuntente”!

Ma tu che mi cunusce nen ti sbejje:
li si ca ugne suffiate è nu suspire,
li si ca ugne mutive è nu lamente!

Questo calzolaio, come tanti altri artigiani dell'epoca, suonava nella banda durante il periodo delle feste, girando di città in città, non soltanto spinto da ragioni economiche, ma per passione, ed in questo lavoro sono espresse le sue amare riflessioni sulla vita.

ALTRE POESIE


PER CHI VOLESSE APPROFONDIRE
  • Ta-pù, lu trumbone d'accumpagnamente, prefazione di L. De Giorgio, Lanciano, G. Carabba, 1947 e successive edizioni;
  • Poesie (inedite), Chieti, C. Marchionne, 1954;
  • Inediti (e non) di Modesto Della Porta, a cura di Raffaele Tiboni, Roma, Visigalli-Pasetti, 1968, estratto da: "Abruzzo-supplemento", 1(1967), n.3;
  • Ta-pù, lu trumbone d'accumpagnamente. Lanciano, editrice Itinerari Lanciano, 1971;
  • La nuvene de Natale, Guardiagrele, 2002; 
  • Federico Mola, Poeti d'Abruzzo. Modesto della Porta, in "La Tribuna", 3 settembre, 1938;
  • Luigi Polacchi, La poesia di Modesto Della Porta. Pescara, Stracca editore, 1948;
  • Francesco Brasile, La novena di Natale di Modesto della Porta, in "Attraverso l'Abruzzo", a.III (1955), n.10, pp.14-16;
  • Francesco Brasile, La Velàngele di San Michele, in "Attraverso l'Abruzzo", a.IV (1956), n.2, p.4, su una composizione di Della Porta;
  • Recital di poesia dialettale Modesto Della Porta, Chieti, Solfanelli, 1961, (contiene 13 poesie);
  • Giuseppe Profeta, Letteratura popolare e letteratura dialettale: con un saggio sulla poesia di Modesto della Porta ... , Teramo, Ars et Labor, 1962,
  • Giuseppe Profeta, Poesie e popolo nell'opera di Modesto Della Porta. Teramo, CETI, 1964;
  • Francesco Amoroso, Modesto Della Porta, il poeta della gente d'Abruzzo, prefazione di Ottaviano Giannangeli, Pescara, Attraverso l'Abruzzo, 1966;
  • Francesco Amoroso, Modesto Della Porta: ricostruzione dell'uomo e del poeta, introduzione di Vittorio Clemente, Pescara, a cura del Centro Studi Abruzzesi, 1971;
  • Vito Moretti, Saggi di lettura e di bibliografia dellaportiana: con alcuni inediti, Lanciano, 1985;
  • Vito Moretti, Per Modesto Della Porta, inediti e apparati critici, Guardiagrele, 1999;
 Giuliana

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