Ogni 16 di Gennaio a Fara Filiorum Petri, in provincia di Chieti, avviene lo spettacolo splendido delle Farchie.
Cosa sono le Farchie?
Le farchie sono degli enormi fasci di canne aventi un diametro di circa 80cm ed un'altezza di circa 8 metri. Le canne, per raggiungere una tale lunghezza, vengono intrecciate con maestria dai farchiaioli e controllate costantemente. Prima di arrivare alla grandezza naturale, viene costruita l'anima della farchia che servirà da linea guida per la composizione e allineamento delle canne. Per legarle tutte insieme vengono utilizzati dei rami di salice rosso chiamati legami e viene intrapresa una tecnica molto particolare e difficile da spiegare. Ci proverò io qui: una volta scaldate al fuoco i rami di salice (fuoco che permette poi la lavorazione di tali rami), i farchiaioli eseguono due chiusure: il primo legame viene posizionato al di sotto della farchia e l'altro al di sopra. I due legami vengono lavorati in maniera completamente diversa. Una volta freddi, diventeranno duri ed impossibili da aprire e/o rompere. Ogni farchia possiede circa 16/17 legami e la lavorazione intorno a quest'opera, realizzata interamente a mano, è di circa 8-10 giorni. Le Farchie che ogni anno vengono alzate e bruciate, sono 15 come le contrade del paese e vengono portate nel piazzale antistante la chiesetta di S. Antonio Abate.
Cosa sono le Farchie?
Le farchie sono degli enormi fasci di canne aventi un diametro di circa 80cm ed un'altezza di circa 8 metri. Le canne, per raggiungere una tale lunghezza, vengono intrecciate con maestria dai farchiaioli e controllate costantemente. Prima di arrivare alla grandezza naturale, viene costruita l'anima della farchia che servirà da linea guida per la composizione e allineamento delle canne. Per legarle tutte insieme vengono utilizzati dei rami di salice rosso chiamati legami e viene intrapresa una tecnica molto particolare e difficile da spiegare. Ci proverò io qui: una volta scaldate al fuoco i rami di salice (fuoco che permette poi la lavorazione di tali rami), i farchiaioli eseguono due chiusure: il primo legame viene posizionato al di sotto della farchia e l'altro al di sopra. I due legami vengono lavorati in maniera completamente diversa. Una volta freddi, diventeranno duri ed impossibili da aprire e/o rompere. Ogni farchia possiede circa 16/17 legami e la lavorazione intorno a quest'opera, realizzata interamente a mano, è di circa 8-10 giorni. Le Farchie che ogni anno vengono alzate e bruciate, sono 15 come le contrade del paese e vengono portate nel piazzale antistante la chiesetta di S. Antonio Abate.
Primi legami |
Procedura di preparazione del legame che verrà posizionato sotto la farchia |
Procedura di preparazione del legame posto al di sopra della farchia |
Qui di seguito potete vedere come solo risultano i legami una volta finiti
Ecco in dettaglo alcuni utensili necessari per la sistemazione dei legami e delle canne.
Allineamento delle canne alla base |
Zeppe per sistemare/rompere le canne |
Fascia stringente che tiene le canne momentaneamente unite e compatte |
Misurazione della farchia |
L'inserimento delle canne avviene mediante l'allargamento delle canne della farchia da parte di due o più farchiaioli.
Inserimento delle canne |
L'origine della manifestazione è basata sul miracolo di Sant'Antonio Abate durante l'invasione dei francesi del 1799. Si racconta che Fara fosse circondata da una boscaglia di alberi e querce ed i francesi, durante la traversata, furono fermati dall'apparizione del Santo che trasformò le querce in enormi fiaccole fiammeggianti. Spaventati, i francesi fuggirono ed i faresi ricordano da più di 200 anni questo miracolo.
I canti popolari arricchiscono questo evento, in particolare Lù Sant'Antonje (che racconta la vita del Santo) viene cantata spesso; soprattutto durante la processione verso il luogo dell'accensione. Le famose "dù botte", sono gli strumenti per eccellenza suonati dai suonatori di ogni contrada.
Le farchie vengono portate sia a spalla che mediante l'utilizzo di trattori. Alcune contrade abbelliscono la propria opera d'arte con bandierine e fiori. Questi ultimi verranno poi portati al Santo durante il saluto dei farchiaioli. Tutte le contrade portano nella parte frontale della propria farchia il quadro di Sant'Antonio Abate. Prima della partenza, le donne della contrada cantano le cosiddette litanie, cioè preghiere cantate.
Alcune contrade sono molto attente nel rispettare le antiche tradizioni. Un esempio ne è la Contrada Mandrone che porta "Lù Sant'Andonje" a tutte le famgilie della contrada ed ognuna di lorooffre un piccolo omaggio ai suonatori e farchiaioli fatto da vino e dolci come: pizzelle, cavicioni, crispelle e serpentoni. Altro esempi è la Contrada Madonne del Ponte dove tutti i farchiaioli utilizzano il 16 Gennaio i mantelli che venivano usati in passato e l'accensione non avviene per fuoco d'artificio, bensì per canna come si faceva una volta. Questa operazione richiede l'utilizzo di una lunga canna che prende il fuoco da una delle farchie vicine già brucianti per poi porlo sulla propria.
Dettaglio del mantello della Contrada Madonna del Ponte |
Come già detto, alcune farchie vengono portate con il trattore (spesso per questioni di lontananza) altre invece vengono portate a spalla ed è lo spettacolo più emozionante. In quest'ultimo caso, sia i farchiaioli che contradaioli sopportano non solo il peso della farchia (di molti quintali) ma anche il peso del suonatore che siede sopra la farchia durante tutto il tragitto verso il luogo d'accensione.
Vi segnalo qui di seguito, l'emozionante video della partenza della Contrada Madonna del Ponte che porta la propria farchia interamente a spalla: PARTENZA FARCHIA DELLA CONTRADA MADONNA DEL PONTE
E' evidente la forte presenza dei giovani: la passione è talmente forte da attirare tutti persino i bimbiai quali viene insegnato fin da piccoli l'arte dell'intreccio delle canne.
Una volta arrivati sul luogo d'accensione e poggiata la farchia a terra, è emozionante il lancio di cappelli e l'urlo "E' Sant'Antonje" da parte dei contradaioli. Seguono lunghi abbracci e lacrime tra i contradaioli per esser riusciti a portare a termine di nuovo il proprio dovere in onore di San'Antonio Abate. A questo punto arriva il momento della preparazione per l'innalzamento.
Viene piccolata la parte sottostante la base della farchia per permetterne l'aderenza in fase di alzamento.
Base della farchia |
Piccone in fase di lavoro |
L'urlo del capo farchia che fa partire l'innalzamento - Contrada Sant'Eufemia |
Fune dietro il capo farchia pronta per essere tirata - Contrada Piane |
Capo farchia pronto - Contrada Madonna del Ponte |
Dall'altro lato, sotto la farchia, i farchiaioli spingono (solo con l'ordine del capo farchia) la farchia con l'aiuto prima di scale di legno, poi delle proprie mani ed infine di grandi forbici di legno chiamate "filagne" che accompagnano la farchia fino alla sua posizione verticale.
Inserimento scale - Contrada Giardino |
Spinta dei farchiaioli sotto la farchia - Contrada Vicenne |
Arrivati ad un'altezza utile, arrivano in aiuto le filagne che vengono dapprima puntate a terra e poi spinte verso la farchia.
Inserimento delle filagne - Contrada Giardino |
La spinta dei farchiaioli per far muovere le filagne - Contrada S. Nicola |
Una delle contrade più originali, per via dello sparo più scenografico, è senza dubbio la Contrada Giardino che inserisce poco prima dell'alzata, la famosa "girella". Una volta accesa, lo spettacolo artificiale è eccezionale!
La girella della Contrada Giardino |
Una volta in posizione verticale, la farchia viene circondata dai farchiaioli che la immobilizzano in quanto uno di loro dovrà iniziare a salirci sopra per sciogliere le funi poste in cima, utilizzate per l'alzata.
Salita del farchiaiolo |
Momento dello scoglimento delle funi |
All'imbrunire, parte l'accensione di una farchia alla volta. La scaletta d'accensione viene fatta mediante sorteggio dal Comune di Fara Filiorum Petri. Una volta accese, lo spettacolo che si presenta è unico e incredibile.
Foto di Federica Puca |
Foto di: Marilena Di Giantomasso |
Foto di: Marilena Di Giantomasso |
Foto di: Marilena Di Giantomasso |
Foto di Federica Puca |
Per chi non volesse perdersi lo spettacolo per l'anno prossimo: il Comune mette a disposizione una tribuna dove è possibile vedere tutta la sfilata delle farchie con telecronaca live.
E' un evento difficile da raccontare e scrivere perchè è una rievocazione complessa: dal procedimento per fare la farchia fino all'accensione. Vi consiglio tantissimo di farci un salto! Sono sicura che non avete mai visto nulla del genere prima d'ora!
Fara Filiorum Petri: la città delle Farchie
Fara Filiorum Petri: la città delle Farchie
Ringrazio di cuore le due fotografe: Federica Puca e Marilena Di Giantomasso per aver contribuito a questo articolo con le loro splendide foto.
Al prossimo viaggio!
© All rights reserved. Use without permission is illegal.
© All rights reserved. Use without permission is illegal.
Commenti
Posta un commento